trio
Chi ben comincia...


29.01.2022 |
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"Con le gambe stringo le cosce di Enzo, è un segnale che lui coglie al volo, e solo allora mi abbandono a un fragoroso orgasmo di culo, nell'esatto istante in cui il seme di Vino comincia a..."
OstricaÈ la prima volta che incontriamo un uomo conosciuto in rete. Finora mi ero sempre dedicata a conoscenze "dal vivo", ma da quando io e Vino abbiamo deciso di iscriverci ad Annunci69, il nostro desiderio si è acceso verso nuove e inesplorate esperienze. E così, alcuni mesi fa, abbiamo buttato giù di getto il nostro annuncio e postato alcune foto. L'attesa è durata davvero poco, inondati da oltre 500 messaggi in 48 ore, la reazione è stata decisamente superiore alle nostre aspettative, lo riconosco. E così è cominciato il nostro gioco on line, che è inevitabilmente partito da una prima grossolana scrematura tra tutti i messaggi ricevuti. Eliminati subito i troppo banali, i troppo sicuri di sé, i volgarissimi, i piacioni e i super stringati, la rosa dei candidati si è ristretta a una manciata di nomi. Dopo alcune settimane di chat privata, e uno scambio di foto in chiaro, ci accordiamo finalmente con uno di loro per un aperitivo in un locale non distante da casa nostra.
È una serata di inizio estate, un diluvio ha appena rinfrescato le vie cittadine, opto per un abito rosso fuoco (in tinta con le unghie) che mi fascia il corpo finendo con un tubino sopra le ginocchia.
Non indosso calze né biancheria intima, ma non posso calzare i prescelti sandali con tacco a spillo: le strade sono troppo allagate, e quindi rimedio con un paio di stivali alti, che creano un contrasto delizioso, almeno a detta di Vino.
Trovo irresistibile prepararmi con lui accanto, i suoi occhi chiusi per non guastarsi l'effetto sorpresa, e l'attesa del suo sguardo non appena gli dirò "pronta", per verificare, nella sua espressione, il segno del suo gradimento.
"Se non avessimo un appuntamento ti scoperei seduta stante" con questo commento nelle orecchie infilo uno spolverino e via, usciamo.
Siamo talmente affiatati e complici, che difficilmente si può immaginare una situazione in cui io e Vino non la si pensi allo stesso modo, ma ugualmente codifichiamo una parola di uscita (in qualunque momento, chiunque dei due dovesse infilare questa parola nel discorso vuol dire "non si può fare"). Non so bene chi mi troverò di fronte, le foto e le chiacchiere in chat non possono mai rendere appieno quello che una persona in carne e ossa ti suscita: l'odore della sua pelle, le sue movenze, il tono della voce, il modo di camminare. Ho conosciuto un sacco di uomini con un fascino irresistibile, dato dalla somma di tutti questi aspetti, e che - magari - non incarnavano affatto il mio ideale estetico.
L'uomo che ci troviamo di fronte - che chiameremo Enzo - ha un buonissimo odore, lo annuso già mentre si siede accanto a me sul divanetto (Vino infatti si accomoda di fronte a noi), e il suo modo di gesticolare mentre parla, il suo sorriso, il suo sguardo che indugia ripetutamente sulla mia generosa scollatura, mi ispirano una istintiva simpatia e la sua gestualità e gli sfioramenti discreti tra le sue gambe e le mie, mi suggeriscono una considerevole carica erotica. La serata scorre veloce: due drink, qualche stuzzichino, e un crescente languorino che sale dal basso. Le occhiate che mi scambio con Vino confermano la mia idea..., questa serata proseguirà a casa nostra.
Giunti a casa mi allontano un attimo per rinfrescarmi, e per indossare i famosi sandali (adoro ondeggiare sui tacchi a spillo) il vestito rosso è sufficientemente scollato da offrire un'ampia panoramica sul seno se appena mi chino in avanti, e la gonna sufficientemente corta e aderente da lasciare intravvedere il mio sesso e le mie natiche nude.
Come speravo gli uomini si sono accomodati sul divano, il che mi permette di entrare, non vista, e di indugiare un momento dietro la colonna, prima di comparire e gustarmi le loro reazioni.
Il nostro ospite spalanca la bocca, aspettando che Vino faccia una prima mossa, per poi raggiungermi, e sommergermi insieme a lui di baci e carezze.
Quattro mani che mi frugano, due lingue che mi esplorano, l'eccitazione sale immediatamente a livelli di guardia, tanto da spingermi ad accomodarci sul divano, opportunamente protetto da traverse assorbenti, per evitare di finire con cuscini e pavimento completamente fradici.
Vino
Come diceva Lessing?, “L'attesa del piacere è essa stessa il piacere”, quanto è vero!
Dopo aver assistito (e collaborato) alla scelta dell’outfit - apprezzando con entusiasmo la decisione di non indossare intimo - dopo aver amabilmente conversato con Enzo (attento a mantenere la sintonia con Ostrica per cogliere il suo stato d’animo), eccoci qui finalmente accomodati sul divano, il nostro Ospite e io, attendendo che Ostrica si palesi per dare avvio al nostro primo incontro à trois “made in A69”.
Il rumore della porta che si apre, l’inconfondibile ticchettio dei tacchi che si avvicinano sul parquet e WOW!, ecco la mia Dea apparire da dietro la colonna: un trionfo di bellezza e incontenibile sensualità, il più bel concentrato di curve pericolose mai visto in un Essere umano, fasciata nel suo abito rosso che si solleva a ogni passo, semplicemente irresistibile.
Superato l’iniziale momento di sorpresa, mi alzo e raggiungo Ostrica, abbandonandomi agli istinti che la sua vicinanza suscita immancabilmente in me. La cingo in un abbraccio, affondo il viso nei suoi capelli (subito sopra la nuca) e aspiro a pieni polmoni il suo profumo, generosamente integrato con una potente dose di feromoni.
Lancio un’occhiata verso il divano, facendo un cenno ad Enzo di unirsi a noi. Ed eccoci avviluppati in un primo groviglio di corpi, di mani, di bocche, di respiri sempre più profondi e sonori.
Un primo accenno di cedimento nelle ginocchia di Ostrica è il segnale che ci induce a passare dalla posizione verticale a quella seduta, sul divano adeguatamente protetto dall’umidità.
Le carezze si fanno sempre più ardite, oramai l’abito ha scoperto seni e bacino, la pressione sale ai livelli di guardia che ci piacciono tanto.
Frasi smozzicate, versi di animale apprezzamento, i vestiti di noi maschi che spariscono lasciandoci nudi e pulsanti.
Enzo inginocchiato a terra affonda la testa tra le cosce di Ostrica, era chiaro che avrebbe iniziato da lì; Ostrica esplicita il proprio gradimento alla sessione orale che le sta regalando il nostro ospite rovesciando la testa all’indietro ed emettendo gemiti sempre più forti. Io le offro il mio cazzo che lei comincia avidamente a succhiare, senza smettere di gemere di piacere.
Tendo l’orecchio per cogliere il momento in cui Ostrica avrebbe “aperto i rubinetti”. Non devo aspettare molto, gli scrosci cominciano a fluire sempre più forti e frequenti. Sembra che Enzo non desiderasse altro, perché non solo non si allontana di un millimetro né rallenta l’azione della propria lingua, ma comincia anche lui a emettere sonori grugniti di godimento e piacere.
Questa sessione orale incrociata prosegue per qualche minuto, e il viso di Enzo che riemerge grondante dalle cosce di Ostrica le dà lo spunto per proporre una variazione nel gioco. Lo propone alla sua maniera, posizionandosi - senza dire nulla - a quattro zampe per farsi prendere da dietro.
Enzo mi guarda, come a concordare chi tra noi due debba avere il privilegio di godere per primo di quel ben di dio caldo, bagnato e pulsante, che Ostrica ci stava offrendo. Io, apprezzando questa delicatezza e consapevolezza per il proprio ruolo, gli indico di accomodarsi e accedere per primo al paradiso.
Indossato il profilattico, ecco Enzo posizionarsi e - dopo aver ammirato quasi in estasi quello spettacolo - avvicinare il proprio ragguardevole membro alla “sala giochi” di Ostrica.
Io scelgo di posizionarmi col mio viso accanto a quello di lei, affondato nel divano e sempre più ansimante: non voglio perdermi nemmeno un secondo della sua reazione alla penetrazione, che tuttavia tarda ad arrivare (evidentemente Enzo si vuole godere la vista di Ostrica che gli si offre prima di prenderla, d’altra parte - come si diceva - “l’attesa del piacere… ecc. ecc.")
Ostrica
Sono a quattro zampe, il fiato di Vino sulla pelle, mentre mi bacia e mi lecca il viso, il collo e cerca con le mani i seni per torturarli sapientemente. Dietro di me Enzo indugia, mentre io fremo impaziente. Capisco il suo scopo, mi sta portando al limite, vuole che gli chieda di scoparmi, mentre mi accarezza il sedere lo sento puntare la cappella gonfia contro la figa polposa, e finalmente entra con vigore, ritmando i suoi colpi, seguendo il ritmo del mio respiro e gli ansimi di godimento sempre più accelerati. Continua a scoparmi, alternando gran colpi profondi e lenti, a movimenti più rapidi e intensi, fino a quando non mi concedo un primo lunghissimo e bagnatissimo orgasmo, che mi scuote in un tremito incontrollabile, e mi lascia per qualche minuto sdraiata e sfinita. Ora i baci dei due uomini si sincronizzano, mi girano, mi accarezzano le gambe, i piedi, le spalle, sussurri, leccate e baci a tre, siamo fradici di saliva, di umori e sudore, la temperatura torna presto bollente: adesso voglio Vino dentro di me, gli appoggio i piedi sulle spalle, senza smettere di baciare Enzo che mi propone di passare dalle sue labbra al suo cazzo, mentre Vino mi penetra continuando a sussurrarmi alle orecchie quanto mi adora e quanto sta godendo. Enzo dimostra di apprezzare il mio sontuoso pompino, adoro che sia depilato, questo mi permette di passare ripetutamente la lingua a frugare i testicoli e il perineo, cosa di cui gode vistosamente. Io comincio a spruzzare allagando il ventre di Vino, il rimbalzo dei miei schizzi mi torna addosso, tanto che Enzo stacca ansimando il suo cazzo dalle mie labbra, per andare a leccare i miei seni "non deve andare sprecata neanche una goccia" sussurra, "hai ragione" gli fa eco Vino, che lo raggiunge e mi lecca l'addome. Entrambi mi porgono le loro lingue per farmi assaggiare i miei stessi umori, in un susseguirsi di carezze e leccate che continua a farmi esondare.
Vino
Finalmente Enzo inizia a fottere la figa di Ostrica, adoro il movimento del suo corpo scosso dai colpi possenti che riceve.
Mi sto masturbando, sono più volte vicino al limite e mi fermo un attimo prima di venire. Per fortuna, perché dopo il primo clamoroso orgasmo regalatole da Enzo, Ostrica mi chiede di scoparla.
Mi appoggia sulle spalle i suoi meravigliosi piedini che ancora indossano gli eleganti sandali, e mi invita a entrare dentro di lei. Pochi colpi e inizia a spruzzare copiosamente, il suo ventre è un lago, io ed Enzo (cui Ostrica stava regalando un pompino imperiale) ci tuffiamo a leccare quella profumata meraviglia. Ostrica è infoiatissima (e noi non siamo da meno), adoro quando è così insaziabile.
Vuole ancora - e subito - il cazzo di Enzo, al quale comanda di mettersi seduto per impalarsi su di lui, offrendogli le sue grosse, morbide e calde tette all’altezza del suo viso; il nostro ospite non si fa pregare e comincia a succhiare e mordere, mentre sincronizza le spinte pelviche alla cavalcata di Ostrica, che inizia letteralmente a saltare su quel grosso palo di carne, fermandosi ogni tanto per godersi la cappella che preme sul collo dell’utero, ruotando il bacino per sfregare il clitoride sulla dura zona pelvica di Enzo.
Io metto mano al cellulare per immortalare la scena con foto e brevi filmati (uno dei mei sogni è vedere Ostrica protagonista di un film porno). Riprendo quindi la reazione di Enzo quando Ostrica ricomincia a inondarlo con caldissimi getti di squirto, una scena davvero impagabile. Mi chiedo quando Ostrica ci farà capire che vuole prenderlo nel culo, ma non devo attendere molto.
Ostrica
Dopo una cavalcata frontale sopra l'instancabile Enzo sento l'urgenza di voltarmi di schiena, per prenderlo dietro.
Indugio un attimo sospesa, per permettere a entrambi gli uomini di accomodarsi uno seduto sotto di me, e l'altro in piedi di fronte, le gambe allargate. Adoro sincronizzare bocca e culo, il pensiero di essere impegnata contemporaneamente su questi fronti, aumenta a dismisura il mio piacere. Le mani di Enzo si appoggiano sui fianchi, e assecondano i miei rimbalzi sul suo cazzo pulsante. Lo sento fremere dentro di me, capisco che è prossimo al limite. Mi concede ancora qualche spinta, voglio godermi un orgasmo simultaneo, il mio sguardo è fisso negli occhi di Vino, mentre la mia lingua percorre alternativamente la sua asta e i suoi testicoli, lo conosco bene, capisco immediatamente quando anche lui è pronto a esplodere.
Con le gambe stringo le cosce di Enzo, è un segnale che lui coglie al volo, e solo allora mi abbandono a un fragoroso orgasmo di culo, nell'esatto istante in cui il seme di Vino comincia a schizzarmi in gola e quello di Enzo gonfia il profilattico nel mio sedere.
I sussulti di piacere sono talmente violenti che rischio di cadere a terra, ma i "miei" uomini sono pronti a soccorrermi e in un attimo mi ritrovo nuovamente sdraiata sul divano, circondata dai loro sguardi estasiati e dalle loro carezze che corrono sulla mia pelle.
Socchiudo gli occhi un istante, totalmente abbandonata all'intimità che si è creata tra noi, immensamente grata di tutto il piacere provato: il sesso è la più potente e più sana delle droghe!
Vino
Certo, un primo appuntamento così appagante è stato superiore a qualsiasi aspettativa. Nessun dubbio - ovviamente - su Ostrica, ma l'intesa magica creata tra noi tre, l'affiatamento con Enzo nel non darle tregua non poteva essere migliore.
Ed è solo l'inizio!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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